Viaggi e turismo: l’e-commerce traina la crescita del settore

Nell’arco di 4 anni l’e-commerce aumenta di 12 punti l’incidenza sul settore turistico. Nel 2023 il canale digitale vale 20,4 miliardi, il 56% del totale.
È quindi grazie all’e-commerce che il turismo in Italia continua il suo percorso di ripresa, superando i livelli pre-Covid e raggiungendo quota 36,6 miliardi di euro (+10% vs 2019, +13% vs 2022). Per il 2024 si stima un risultato compreso fra 37,2 e 41,2 miliardi. 

Anche il turismo organizzato nel 2923 vive un forte rimbalzo rispetto al 2022, con valori che tornano in linea con quelli pre-pandemia. Il tour operating cresce infatti del 40%, mentre quello delle agenzie di viaggio del 26%. 
Sono alcuni dati emersi dalla decima edizione dell’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano

Agenzie di viaggio sempre più digitalizzate

Le agenzie di viaggio cominciano a utilizzare strumenti di AI per creare contenuti, svolgere attività di marketing, gestire la relazione con il cliente e creare nuovi itinerari, sebbene manchi ancora una piena conoscenza di questi strumenti.
Le agenzie di viaggio offrono in modo piuttosto diffuso anche soluzioni di flessibilità nei pagamenti, come il buy-now-pay-later (18%).

A fine 2022 le aziende del turismo organizzato, tramite un capitolo dedicato del PNRR, hanno avuto la possibilità di presentare domanda per l’accesso al credito d’imposta per la digitalizzazione, con una dotazione finanziaria complessiva di 19 milioni di euro. L’opportunità è stata sfruttata da circa un’agenzia su quattro, principalmente per innovare soluzioni hardware (81%) e software (67%).

Le prenotazioni si fanno online

Il risultato raggiunto dal mercato dell’ospitalità nel 2023 è stato possibile grazie alla ripresa dell’incoming, che ha portato le presenze nelle strutture ricettive a crescere del 13% nel primo semestre anno su anno, ma anche alla crescita del 12% delle tariffe alberghiere.

In forte ascesa risultano il comparto dell’extra-alberghiero, i cui servizi stanno facendo sempre più presa anche sul segmento business, e quello dell’open air, che negli anni del Covid raggiunge un valore stimato tra 2,5 e 3 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le prenotazioni, il canale diretto rimane prevalente. In particolare, tornano a crescere quelle online (22%) a discapito delle dirette tramite e-mail, telefono, di persona (33%).
In leggero aumento anche il transato tramite online travel agency (OTA) e altri intermediari online (34%). 

Il mercato delle esperienze

L’aumento di interesse per le esperienze all’aria aperta porta il solo mercato di tour e attività outdoor a sfiorare il miliardo di euro, pur rappresentando solo circa un quinto del mercato complessivo delle esperienze.
Quanto alle caratteristiche del mercato degli operatori di esperienze outdoor, le prenotazioni dirette sono la maggior parte (68%). Tuttavia, si rafforza velocemente anche l’intermediazione online, da cui oggi passa il 16% del valore transato.

Non mancano, anche nel caso delle esperienze, strumenti di flessibilità, come la possibilità di cancellazione gratuita, offerta dalla maggior parte degli operatori (84%), perlopiù fino a uno o due giorni prima dello svolgimento.